Nei
parchi nazionali l'obiettivo è quello di
conservare e di studiare l'ambiente naturale senza interferenza
alcuna da parte dell'uomo. Alcune aree si possono visitare, altre
sono off limits se non per ricercatori e naturalisti. Bisogna muoversi
in auto e sulle piste dalle quali è consentito allontanarsi
entro limiti ben stabiliti che differiscono da parco a parco. E'
fatto divieto assoluto di disturbare la fauna e non si può
raccogliere nulla (ossa, corna, penne, pelli, ecc). Nelle riserve
naturali è consentito l'utilizzo limitato dell'ambiente,
infatti ci possono vivere quelle popolazioni che da secoli le hanno
abitate e vi hanno portato al pascolo le proprie mandrie. Nelle
riserve forestali l'obiettivo è quello di
proteggere la flora spesso rappresentata da specie rare o in via
di estinzione. Alcuni ambienti naturali scelti
dall'UNESCO si trovano in Kenya come il monte Kenya (5199 m), la
riserva di Malindi-Watamu, la riserva del monte Kulal e la riserva
di Kiunga. |
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La
migrazione è un fenomeno unico al mondo ed avviene due volte
all'anno al centro dell'Africa occidentale. Il grande parco Serengeti
(circa 15.000 Kmq) situato a nord della Tanzania confina e oltrepassa
lo stato inoltrandosi in Kenya. Questa parte (circa 1.600 Kmq) prende
il nome dal fiume e dalla popolazione che vi abitano, appunto il
Maasai Mara. Verso la metà del mese di luglio 1.600.000 gnu,
400.000 zebre, antilopi e giraffe incominciano un lungo viaggio
verso nord seguendo le piogge e le rigogliose praterie del Kenya.
Arrivano a destinazione, nel Maasai Mara, verso l'inizio del mese
di agosto dovendo affrontare l'attraversamento del fiume Mara dove
coccodrilli, leoni, ghepardi, iene, leopardi aspettano per effettuare
la loro caccia. E' un momento di abbondanza di cibo che si ripeterà
verso la meta' del mese di ottobre quando questi numerosissimi animali
ritornano in Tanzania, periodo in cui inizieranno le piccole piogge
e la secca steppa del Serengeti assume di nuovo il suo colore verde. |
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