26
dicembre 1999 Arrivo a Djerba |
Ci stiamo dirigendo verso l'aeroporto di Verona, purtroppo da Milano
è tutto esaurito. Una leggera malinconia mi assale quando vedo le
altre macchine con gli sci che vanno a trascorrere le vacanze di
Natale in montagna e penso ai miei amici che sono a Gressoney con
piu' di un metro di neve. Dopo circa due ore di volo atterriamo
a Djerba e con un pullman ci dirigiamo nel villaggio in cui siamo
prenotati. E' sera, quindi il panorama è scuro ma la temperatura
esterna è abbastanza mite e la struttura del villaggio è bellissima.
Per me è la prima volta che trascorro delle vacanze in un villaggio
turistico. In questo periodo conosco la Flavia Morando di Belluno
che, parlando dei miei viaggi, ha deciso di aggregarsi per i futuri
viaggi. |
27/28 dicembre 1999 Djerba |
La giornata è bella e il sole è caldo ma non abbastanza da stare
in costume. Gli animatori del villaggio si presentano e ci illustrano
un po' la struttura del villaggio, i divertimenti, le serate e le
escursioni. Ci prenotiamo per una che ci sembra interessante e bella,
il tour delle oasi e dura due giorni.
Pranzi e cena a buffet con qualsiasi tipo di cibo e bevanda. La
tipologia del mangiare è in parte italiana e in parte tunisina,
dove incomincio ad apprezzare il couscous. Si tratta di semola di
grano duro che mescolata con verdure, carni e sughi al peperoncino
diventa un piatto veramente ottimo. Rimanendo in tema è caratteristico
anche il tè alla menta, servito in bicchieri. Ci si riunisce in
stanze con tavoli molto bassi e cuscini al posto delle sedie. Si
è seduti per terra e per chi ama fumare i tunisini e il mondo arabo
amano l'arghilè.
Facciamo un giro per le belle spiaggie e per il centro del paese.
Ci sono tantissimi mercati, soprattutto di vasi e piatti in ceramica
di tutti i colori. |
29
dicembre 1999 Gabès - Tozer |
Partenza con Pullman da Djerba, traghettiamo per arrivare nel continente
e la prima tappa è a Gabès. Non è una città particolarmente bella
ma l'oasi merita senz'altro una visita. La Palmeraie è la parte
piu' interessante e la si puo' visitare tramite "calèche" trainati
da cavalli. Si passa in una zona dove enormi palme creano una vegetazione
bellissima nel mezzo del deserto. Ci sono molti raccoglitori di
datteri ed i banchetti di oggetti tradizionali sono fiorenti. La
temperatura è calda ma non soffocante, si sta bene. Dopo circa un
paio d'ore si riparte in direzione di Tozer.
Una bellissima città di 22.000 abitanti dove, la principale attrattiva
è il labirinto di strade del vecchio quartiere di ouled el-Hadef
e il museo Dar Charait. Ci sono tantissimi negozi che vendono i
tappeti originali berberi pieni di colori. |
30
dicembre 1999 Sahara - Douz |
L'escursione continua sulla via del ritorno attraversando uno dei
laghi salati piu' grosso al mondo, Chott el-Jerid. Una parte del
fascino di questo luogo è costituita dal viaggio che si compie per
raggiungerlo, perchè la strada Kebeli attraversa lo Chott con un
terrapieno.
Si arriva a Douz, cittadina di circa 12.000 abitanti meglio conosciuta
come "la porta del Sahara" interminabili dune di sabbia finissima
di colore oro. Nel tour è compreso un giro con dromedari e indumenti
da "deserto". Viene un leggero mal di mare calvalcare i dromedari
per il buffo stile della loro camminata pero' è una bella esperienza
(anche un po' puzzolenta).
In serata inoltrata si fa rientro a Djerba. |
31
dicembre 1999 Djerba |
Giornata intera di relax sul bordo della piscina con una dissetante
bevanda e un bagno di sole veramente caldo in attesa della mega
cena di fine anno. Tutto organizzato alla perfezione e con gran
divertimento. Tra le altre cose abbiamo avuto anche un "culo" incredibile
in quanto, durante la serata, sono state sorteggiate (lotteria)
due camere e una di queste è la mia. Il premio è un soggiorno completo,
per due persone, di una settimana in Sardegna da consumare nel periodo
di giugno o settembre. |
01
gennaio 2000 Djerba |
Sveglia non tanto presto ma comunque prima di pranzo e subito partenza
per Houmt Souq, la principale cittadina dell'isola. Veramente bella
con i sui mercati e soprattutto con le fabbriche ed i negozi di
tappeti. Sono aperte le visite e gratuite dei luoghi dove costruiscono
a mano i tappeti. L'unica cosa che non mi è piaciuta, in generale,
di questi posti e la soffocante e nauseante insistenza del popolo
a venderti le cose.
In serata abbiamo il volo di ritorno e a questo punto la mia menta
si sta' proiettando sulle nostre montagne. |
|