Il
primo castello visitato è quello di Cheverny, appartiene ai discendenti
della famiglia Hurault conosciuta a Blois sin dal 13° secolo. Famiglia
di finanzieri e di ufficiali, i suoi componenti si distinguono per
i servizi resi a cinque re di Francia. Il castello lo fecero costruire
l'ufficiale del re Luigi XIII, il conte Enrico e la contessa Margherita. |
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A
circa 30 km a nord da Cheverny si trova il castello di Chambord,
a parer nostro, uno dei piu' belli e caratteristici soprattutto
l'interno. A 25 anni Francesco I realizza il proprio sogno facendo
costruire questo magnifico palazzo nel cuore di una tenuta popolata
da cervi e cinghiali. A consolida del suo potere Chambord viene
progettato come una autentica fortezza con tanto di mura e torrioni. |
Si
trova nel centro della città di Blois ed è formato da quattro parti
simboleggianti con differenti architetture:
1) la sala degli Stati in stile gotico, 2) L'ala costruita sotto
Luigi XII inizio rinascimento stile gotico, 3) La scala a vista
tipica del rinascimento e 4) l'ala Gaston d'Orleans e la cupola
di Mansart del XVII secolo. |
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A
circa 20 km a sud-ovest di Blois abbiamo visitato il castello di
Chaumont. E' situato in un posto strategico che sorveglia la vallata
della Loira, sorto nel X secolo. Un bellissimo bosco fa da entrata
al castello. |
Amboise
si trova a circa 30km sud-ovest da Chaumont. Il suo castello è posto
nel centro città a pochi passi dalla riva della Loira. Bellissima
cittadina ma non ci siamo soffermati piu' di tanto alla visita dela
castello. |
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A
circa 20 km a sud da Amboise si trova uno dei piu' belli (con Chambord)
e caratteristici castelli. Chenonceau sullo Cher è costruito sul
fiume, sulle pile di un vecchio mulino fortificato che nel XVI secolo
Thomas Bohier demolisce conservandone le fondamenta. Favolosi i
giardini posti al fianco prima dell'entrata chiamati il giardino
di Caterina de Medici ed il giardino di Diana di Poitiers. |
6
giugno 1944, il giorno più lungo |
Il
nostro giro incomincia da St.Mere Eglise, uno dei primi paesi in
cui i paracadutisti alleati si sono lanciati. La storia ci racconta
che durante questa notte, percossa da bombardamenti e sparatorie,
molti americani riuscirono a mettere piede sul territorio francese
e impadronirsi della città. Il paracadute appeso ancora oggi al
campanile della chiesa è diventato un simbolo ma all'epoca fu un
evento reale. Imprigionato dalle guglie del campanile fu mitragliato
dai tedeschi i quali, per l'agitazione e la confusione, lo presero
in una zona non vitale. Fintosi morto si salvo' la vita ma rimase
sordo per il suono delle campane che segnavano la liberazione. |
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Utah
beach è il nome in codice dato alla spiaggia situata più a ovest
della zona dello sbarco. La spiaggia composta da dune di sabbia,
orienta verso nord-est ed è situata sulla costa est della penisola
di Cotentin. In ordine, proseguento per la strada D913, abbiamo
fatto Omaha beach, Gold beach, Juno beach e Sword beach. Ad Arromanches
les Bains abbiamo visitato il museo du Dèbarquement, fra tanti considerato
il piu' bello e visitato. |
Cio'
che maggiormente ci ha commossi è l'enorme cimitero americano situato
nei pressi di Omaha beach. Anche qui, un piccolo museo all'entrata
spiega con mappe molto dettagliate l'inizio dello sbarco, la conquista
e l'avanzata. Un grande monumento divide questa zona con il cimitero.
Circa 10.000 croci bianche disposte in modo lineare e su alcune
ci sono appoggiati dei fiori freschi. Su ogni croce vi è scritto
il nome e la provenienza. Non riusciamo più a parlare. |
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Proseguendo
per il nostro itinerario giungiamo nei pressi di Longues sur mer
dove ci sono ancora i ruderi dei bunker tedeschi con i cannoni,
le casematte dove davano le coordinate di tiro e le postazioni di
attacco per contraeree e mortai. Ci sono ancora le trincee scavate
nel terreno per passare da una postazione all'altra. |
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